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Azione congiunta di Polizia di Stato, Polizia Locale e “Kyma Ambiente – Amiu” per rimuovere le cataste di legno accumulate per i falò abusivi del 19 marzo.

Tale attività argina una cattiva abitudine tipica di questo periodo, aggravata dall’utilizzo di materiali che, se bruciati, producono anche esalazioni di sostanze nocive. In questo particolare momento, inoltre, il divieto di assembramenti e attività all’aperto che non siano di stretta necessità aggiunge un’altra forte motivazione.

I primi interventi sono stati realizzati nel quartiere Paolo VI, in via Pietro Nenni, nonostante le proteste e gli attacchi di alcuni, pochissimi in realtà, incivili. “Non ci sono motivi per giustificare tali comportamenti – ha commentato l’assessore alla Polizia Locale Gianni Cataldino –, neanche le tradizioni più consolidate possono consentire la violazione di norme. Grazie al supporto di Polizia di Stato e Polizia Locale, abbiamo consentito agli operatori di poter procedere alla rimozione limitando al minimo rischi e disagi”.

Durante la rimozione, qualcuno ha anche tentato di dar fuoco al materiale accatastato, un atto di sfrontata ripicca che non ha comunque impedito di procedere. “Abbiamo definito con cautela i tempi di questo intervento – ha spiegato l’assessore alle Società Partecipate Paolo Castronovi –, affinché non fosse lasciata la possibilità a nessuno di poter realizzare un nuovo cumulo. Gli attacchi subiti non ci intimoriscono, procederemo con le attività di rimozione anche confortati dalle tante attestazioni ricevute da molti abitanti delle zone interessate, stanchi di dover subire questo periodico scempio”.

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