Descrizione
Ieri mattina il Presidente della Provincia e Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, è intervenuto durante la cerimonia per il 30° anniversario dell’istituzione della sezione di Taranto della Corte d’Appello di Lecce.
Ecco, di seguito, alcuni stralci del suo discorso:
“Ringrazio coloro che trent’anni fa hanno concepito e consentito questo importante presidio nella città dei due mari. È a loro che va la nostra sincera ed ammirata gratitudine, legata all’impatto che un simile insediamento ha generato lungo il cammino socio-economico della comunità locale, non solo limitatamente al quartiere ospitante di Paolo VI. Un’ulteriore gratitudine va a tutte le donne e gli uomini, di ogni ente o corpo, che presso la Sezione distaccata di Taranto hanno lavorato lungo questo trentennio ricco di risultati e prove di eccellenza.
La Sezione distaccata della Corte di appello, dal punto di vista degli enti locali, della classe dirigente tarantina, delle parti sociali o dei corpi intermedi insediati nella nostra provincia, e in definitiva di tutti i nostri concittadini ha dunque, senza ombra di dubbio, costituito, costituisce ancora e certamente continuerà a costituire un nodo del progresso e della stabilità, persino della consapevolezza dei propri mezzi, delle qualità finora inespresse e dei valori più solidi della intera comunità ionica.
La Taranto che si sta disegnando davanti a noi, grazie all’impegno di tutta la filiera istituzionale, alla disponibilità delle risorse europee ed ai numerosi progetti ed eventi di livello ormai in agenda, non è azzardato riportare che sarebbe stata difficilmente raggiunta senza una presenza ed un lavoro come quelli che quest’oggi stiamo celebrando insieme. Non occorre certo rammentare, solo per fare un esempio piuttosto eclatante, che finanche talune battaglie antesignane del diritto ambientale nel nostro Paese e in Europa sono nate nei vostri uffici, in questa terra, prima ancora che divenissero il linguaggio corrente dell’associazionismo, la tendenza dei piani industriali o degli strumenti finanziari moderni, o ancora una riforma del codice e della Carta costituzionale, e in ultimo persino l’oggetto dei programmi amministrativi e politici di diverse forze. A significare che questo presidio non ha funzionato esclusivamente da desk operativo periferico della vostra organizzazione, ma ha prodotto cultura diffusa, competenze, stimoli, cioè a tratti ha spinto nella migliore direzione, che non era la più agevole, il percorso di questa comunità.
Ecco perché oggi non festeggiamo una ricorrenza meramente temporale o una statistica positiva, quanto piuttosto tributiamo il giusto riconoscimento all’intuizione dell’epoca e riflettiamo insieme sulla portata di questa presenza all’interno delle trasformazioni del territorio.”
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Ultimo aggiornamento: 10 dicembre 2024, 09:03